Capitolo 13. Celestino Maculan, investigatore privato

Capitolo-13
Sony Nex-5 con Zeiss Sonnar 24mm – 1/1600 f/2.5 ISO200 RAW

Il posto è diverso da quello che pensava. È un palazzotto signorile, di recente restauro. La pietra di Vicenza risalta candida sull’improbabile fucsia della facciata. Un cartello turistico ne celebra il nome e l’epoca, ma nell’insieme assomiglia a un marshmallow. Rubens scorre le targhe di ottone avvitate sul bugnato classico, trova il nome e suona.

La scrittura ha assorbito tutto il mio tempo libero questa settimana. La storia mi “chiamava”, il mio protagonista Rubens Gatto aveva bisogno di iniziare a lavorare seriamente sul caso. Ha affrontato la controparte, ha verificato le prime ipotesi e soprattutto ha trascinato con sé la sua “spalla”, Celestino Maculan. L’investigatore privato è entrato in scena in modo un po’ particolare, come al solito dubbioso e dichiarando di non volerci entrare. Ma già dopo poche battute si è rivolto a Rubens chiamandolo “capo”, segno inconfondibile che aveva già a preso a cuore il caso.

Ho scritto in ogni ritaglio di tempo, senza pensare ad altro. E così mi sono ritrovato a capitolo quasi concluso senza avere una fotografia da inserire in questo progetto. Eppure un’idea ce l’avevo: volevo l’immagine di un palazzo signorile, quella con cui si apre il capitolo, e ne avevo in mente alcuni di Vicenza. Avevo sempre rimandato lo scatto (tanto, sono sempre là, mica si muovono…), fino a trovarmi ieri mattina con l’impossibilità di fare un salto in città. Sabato, c’erano i giochi della gioventù del mio figlio più piccolo e indovinate chi doveva fare da fotografo… Attorno al parco non c’era posto e ho dovuto parcheggiare verso la piazza. Correndo verso le voci dei bambini (ero proprio in ritardo, avevano già attaccato con l’inno) la coda del mio occhio è stata attratta da questo edificio. Un palazzotto dal colore particolare, proprio sulla via principale del mio paese. Perfetto.