Capitolo 14. Una trappola nel mare d’erba.

Capitolo-14
Sony NEX-5 con Zeiss Planar 45mm – 1/2500 f/2.8 ISO 200 RAW – 16:9

Mi fermai un paio di metri prima che l’erba finisse, prima dello spiazzo di cemento. E adesso? Rimasi in ascolto, scrutando tra gli steli verdi e oro. Lo stridio dei grilli e delle cicale pulsava a tempo col mio cuore. Una brezza leggera faceva fremere di tanto in tanto le spighe di semi non ancora mature. Mi avvicinai un po’ di più allo spiazzo. Era una trappola, lo sentivo.

Niente nebbia finalmente. Né nel testo, né nelle foto, né fuori. Quando ho iniziato a scrivere questo livello della storia era inverno profondo e confesso che ho avuto qualche difficoltà a immaginare un fine maggio stranamente afoso. Problemi di memoria, soprattutto (sì, l’età…). Difficile ricordare quelle piccole cose che quand’è il momento di viverle non si notano, ma diventano fondamentali quando c’è da portare una storia sulla carta. Di che colore sono gli steli d’erba a inizio giugno? In che periodo del mese matura il grano? Quand’è che si inizia a sentire la pressione del sole sulla pelle?

Ho scattato questa immagine sull’argine del fiume che passa dietro casa, lo stesso corso d’acqua che compare nella prima foto di questo progetto e con lo stesso “volontario” (ovvero, l’unico dei miei figli ancora disposto a farsi fotografare). Mi impressiona vedere come il tempo stia scorrendo, più velocemente di quanto io riesca a scrivere, ma mi dà un senso di calore il rendermi conto che la storia sta crescendo attorno ai luoghi dove vivo.

Il 16:9 è un formato che uso raramente, troppo “televisivo”, ma qui mi sembra appropriato. Il mio piccolo protagonista è infatti rimasto solo in questo capitolo. Solo in un luogo isolato, dentro un mare d’erba e alle prese con un mistero che inizia a farsi sempre più intricato. Riuscirà a venirne fuori?