Capitolo 26 – Le regole del gioco

Capitolo-26
Sony A7 con Zeiss Planar 45 – 1/320 f2 ISO100 RAW

Ripulimmo tutta l’area in cemento, strappando erbacce e fiori rinsecchiti che spuntavano tra le crepe. Tracciai l’area del battitore, quasi un cerchio con un raggio di tre passi e mi misi a raccontargli per filo e per segno come si giocava a sciànco. Le due squadre, in battuta a turno. La base al centro del campo, fatta lì dal bidoncino, ma l’ideale era un fustino vuoto di detersivo per lavatrice. La squadra in battuta, con i giocatori che uno alla volta devono spedire lo sciànco il più lontano possibile dalla base e proseguono fino ad eliminazione. L’altra squadra che deve far fuori ad uno ad uno tutti i battitori, intercettando al volo lo sciànco, centrando il fustino o accorgendosi di un errore del battitore o di un suo sgarro dal rituale. E poi la dinamica vera e propria del gioco: la dichiarazione del punteggio, la battuta, il blocco ed il rilancio dello sciànco contro la base, la difesa con ribattuta al volo…

La storia ha preso velocità, incombe dentro la mia testa per uscire, ma io nelle ultime settimane ho avuto sempre meno tempo per scrivere. La fine della scuola e i cento impegni con i figli, il lavoro “vero” in una fase difficile e dura, che preoccupa e richiede mille attenzioni ed energie. Arrivo a notte, riprendo il mio DELL, richiamo il file, rileggo daccapo l’ultimo capitolo e mi rimetto a raccontare. Ma dopo poco le parole faticano a fissarsi sulla pagina. Più semplice spegnere la luce e chiudere gli occhi.

Ma come racconta il mio piccolo protagonista qui sopra, queste sono le regole del gioco. Se vuoi giocare devi accettarle.