Capitolo 6. Se mia madre mi ha mentito

Capitolo-6
Sony NEX-5 con Zeiss Planar 45mm – 1/1250 f/2 ISO 200 RAW

Se mia madre mi ha mentito, lo ha fatto in modo convincente. Nei suoi occhi non c’era traccia di inganno quando tornai da scuola e mi disse che doveva darmi una brutta notizia. Non un’ombra.

Apro il sesto capitolo con una piccola storia personale, un minuscolo fatto avvenuto quando ero bambino, che non ho mai completamente chiarito. So che da adolescente o da adulto avrei potuto chiedere la verità a mia madre su quell’episodio, ma non l’ho mai fatto. Forse per non chiudere del tutto a chiave una delle stanze in penombra della mia infanzia o forse per non dover verificare quanto brava fosse in realtà mia madre a mentire. Questo avrebbe aperto un universo di possibilità troppo vasto per solo pensare di poterlo affrontare, a qualsiasi età.

L’aneddoto è in realtà un sottile gioco di scatole cinesi e punta dritto al tema chiave del libro, che è ben rappresentato da questa foto (ma non vi svelo di più, dovete arrivarci voi 🙂 ).

I nanetti sono nel mio giardino, proprio a fianco del vialetto di ingresso. Ho sempre irriso chi piazzava quelle statuette davanti a casa. Poi un giorno in un negozietto sono incappato in un cestino ricolmo di questi oggetti e non ho resistito. Moglie e figli hanno cercato prima di dissuadermi dall’acquisto, poi mi hanno deriso e continuano a farlo.

Ma vi assicuro che sono rimasto malissimo quando ne ho trovato uno piegato di lato, la porcellana spezzata di netto.

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